Ruth Hardy Funk

“Non sono mai riuscita a stare lontano dal pianoforte. […] Durante gli anni della mia adolescenza presi alcune lezioni da Leopold Godowsky, un pianista famoso che era amico del mio insegnante ed era venuto in visita a Salt Lake City un paio di volte. Egli mi incoraggiò a perseguire una carriera concertistica e a studiare presso un conservatorio nella parte orientale degli Stati Uniti. Riflettemmo a lungo e intensamente riguardo a questa possibilità. Mio padre disse che mi avrebbe dato una benedizione affinché potessi sapere cosa fare. Assieme ai miei genitori digiunammo prima della benedizione. Mia madre venne nella stanza e mio padre mi benedisse: ‘Il tuo Padre nei cieli desidera che continui a studiare pianoforte ma, per quanto riguarda la carriera di concertista, Egli ha in mente altre cose per te’. La maniera in cui la mia vita si è sviluppata è dipesa da quella benedizione. […]